Nuova Panasonic FZ1000, con video 4K e sensore da 1”
|Panasonic ha annunciato la nuova superzoom Panasonic FZ1000, fotocamera una compatta tipo bridge (super zoom, form factor da reflex e funzionalità avanzate) che si pone come diretta concorrente della recente Sony RX10, ma con alcune caratteristiche che la rendono da certi punti superiore, rappresenta anche un netto miglioramento su molti fronti rispetto al modello precedente, la Panasonic FZ200, che ha ormai due anni di vita sul mercato..
Uno dei fattori di vicinanza è il sensore da un pollice di diagonale e oltre 20 MP del tutto simile, se non identico, a quello della recente Sony RX100 III e della stessa RX10; secondo alcune fonti sarebbe stata proprio Sony a fornire direttamente a Panasonic il sensore per assemblare la fotocamera, anche e non esiste una conferma ufficiale. Un altro aspetto di vicinanza è che si tratta di una superzoom premium, anche se la Sony sopravanza la rivale per il fatto di avere un diaframma ad apertura costante di f/2.8 a tutte le lunghezze focali. La Panasonic FZ1000 è invece di obiettivo f2.8-4.0, quindi non ad apertura costante, giustificato da un’estensione focale però più ampia, praticamente doppia, con uno zoom che va da una equivalente da 25mm fino a raggiungere i 400m,. Lo zoom 16X, come in altri prodotti Panasonic, è marchiato Leica che con l’azienda giapponese ha una collaborazione storica.
Un dettaglio di grande significato dal punto di vista del marketing (e delle funzioni) per la Panasonic FZ1000 è la capacità di registrare filmato 4K, opzione assente sul modello Sony. Questo fa della fotocamera giapponese la prima compatta, quale di fatto è anche se ha una lente superzoom, ad avere la possibilità di riprendere filmati in 4K. Il processore gestisce anche filmati in full HD a 100 frames al secondo. Il software consente l’estrazione di scatti da 8 megapixel dai filmati. La fotocamera Panasonic ha un mirino digitale ad alta risoluzione (2359 punti) e uno schermo OLED da 3 pollici e 921.000 punti luminoso e fedele nella riproduzione della scena ripresa.
Il sensore è molto più grande di quello di una fotocamera compatta, che tipicamente troviamo anche in altre superzoom, anche se è la metà di un sensore micro quattro terzi e circa il 30% rispetto ad un sensore APS-C, tipico delle classe reflex digitali. In ogni caso anche solo per dimensione fisica, questa cruciale componente dovrebbe essere in grado di fornire immagini di qualità superiore a quelle delle concorrente che si collocano nella fascia entry level del mercato.
Da segnalare anche il controllo manuale del fuoco, il sensore NFC, il Wi-Fi e un app di servizio. Le dimensioni delle Panasonic FZ1000 sono sicuramente generose, pari a quelle di una DSLR di media grandezza e sensibilmente superiori rispetto a quelle della diretta rivale. Sony ha avuto il merito di presentare alcuni prodotti nettamente innovativi negli ultimi mesi, ma sembra che ora le rivali stiano seguendo la scia dell’azienda giapponese, con prodotti sulla carta in grado di rivaleggiare se non superare i capostipiti.
Nel dettaglio :
Le novità assolute e più significative riguardano il formato del sensore, da 1”, per la prima volta su una fotocamera di questa categoria, e i video 4K, anche questo un primato assoluto per quanto riguarda le bridge e le compatte in genere, del resto Panasonic ci tiene ai video, come dimostra la sezione filmati della serie mirrorless Lumix GH, ultima la Lumix GH4. E la casa nipponica non è nuova all’uso di riportare nella fascia bassa della gamma le tecnologie migliori dei modelli più dotati (lo ha sempre fatto per esempio con lo stabilizzatore ottico Mega O.I.S.).
Il sensore da 1” significa una superficie circa quattro volte superiore rispetto a quella dei normali sensori da 1/2.3” impiegati sulla maggioranza delle compatte, e quindi maggiore dimensione dei fotodiodi (20.9 totali e 20.1 effettivi), maggiore sensibilità in luce scarsa e meno noise. A correggerlo, comunque, ci pensa il nuovo processore Venus Engine che ha un filtro dedicato, e un altro per l’elaborazione dell’immagine che tratta il segnale a frequenze diverse, per migliorare la resa dei dettagli o degli elementi più importanti, come incarnato e capelli nei ritratti. I colori vengono suddivisi per l’analisi e l’elaborazione in 16 assi e corretti dove serve. Inoltre corregge i difetti ottici congeniti e irriducibili otticamente, in particolare le distorsioni in wide e le aberrazioni cromatiche in tele.
Il sistema di messa a fuoco AF a 49 aree usa un motore lineare e la tecnologia Panasonic Depth for Defocus e prevede diverse modalità, comprese Eye Detection AF, che avvia la messa a fuoco in base agli occhi dei soggetti appena si comincia ad inquadrare, e Low Light AF, in grado di mettere a fuoco, dichiara Panasonic, anche alla luce del solo cielo stellato (più tecnicamente, fino a -4 EV di sensibilità. I tempi dichiarati sono di 0.09 s per la messa a fuoco in wide e 0,17 in tele, inquadrando col mirino elettronico da 2.36 Megapixel.
Non mancano il manual fucus e il focus peaking, che fa lampeggiare a schermo le aree a fuoco. Lo schermo è il classico 3” da 921000 pixel, orientabile ma non touch; del resto questa bridge è pensata anche per chi apprezza il controllo fisico della macchina.
Lo zoom, è un Leica Vario Elmarit testato dal produttore tedesco, 16x equivalente 25-400 mm f/2.8-4.0, ha la ghiera di regolazione manuale, che a scelta può servire anche per il manual focus. Naturalmente è stabilizzato per via ottica, e si tratta di uno stabilizzatore a cinque assi, anche questo un punto di forza non diffusissimo tra le compatte.
Per le foto ci sono tutte le opzioni di controllo, automatico, semiautomatico e manuale, quest’ultimo anche su messa a fuoco e bilanciamento del bianco, con regolazione fine della temperatura e del colore, e quattro impostazioni personalizzabili. Rimandandovi al listino per tutti i dati tecnici, sottolineiamo solo, come fa la Casa fondata da Matsushita, i progressi dichiarati in fatti di velocità dell’autofocus (+275%, cioè quasi 6 volte tanto rispetto alla FZ200 e alla concorrenza); e sempre in tema di velocità, migliora di molto il refresh dell’immagine elettronica, dichiarata del 300% superiore rispetto alle altre bridge.
Per i video c’è la prestazione di punta dei 4K (3840×2160 pixel) con autofocus, per un tempo massimo di mezz’ora (per non “sconfinare” nella tipologia videocamere), e poi i video Full-HD fino a 100 fps, e alle velocità più diffuse, 50p, 25p, 24p, in AVCHD e nel più comune formato MP4. Dai video 4K si possono anche estrapolare foto singole a 8 Megapixel.
Alla Panasonic FZ1000 non può mancare la tecnologia WiFi integrata, che ne consente anche il controllo in remoto via smartphone e tablet: non solo per scattare ma anche per mettere a fuoco, zoomare e controllare tempi e diaframmi. La Lumix FZ1000 supporta anche la tencologia wireless NFC (Near Field Communication). Una fotocamera bridge molto completa, dunque, ma anche costosa: è attesa nel nostro negozio BL2Store a fine luglio per 899 Euro.
Qui trovate le foto di esempio scattate per Panasonic da Alan Barker